Contro la violenza We can
Data: 26/02/2022
Contro la violenza we can
Si chiama “We can. I giovani si interrogano sulla violenza” il progetto regionale di sensibilizzazione sul tema della violenza nato da un’idea di AIDE Basilicata (Associazione Indipendente Donne Europee) e sviluppato in rete con vari istituti materani, a cui ha aderito anche la scuola secondaria dell’I.C. Pascoli.
In particolare, a collaborare con AIDE è stata la professoressa Daniela Giovinazzi, che con due classi terze, la 3 A e la 3 G, ha lavorato su questo tema così delicato ed importante.
Si è tenuto il primo incontro nel teatrino della Pascoli: presenti la presidente nazionale dell’AIDE, Anna Selvaggi, la Consigliera di Parità della Provincia di Matera, Stefania Draicchio, la professoressa Giovinazzi e le psicologhe Nunzianna D’Alconzo e Alessandra Draicchio.
Dopo i saluti della vicaria del DS prof. Angela Festa, Anna Larato, giornalista, ha aperto questa giornata emozionante: perché quando si tocca il tema della violenza c’è sempre un potente coinvolgimento emotivo dei ragazzi. Il progetto “We Can” ha un focus particolare sulla violenza di genere, ma affronta in toto il tema del rispetto per gli altri e della lotta ad ogni tipo di violenza.
Certo, hanno colpito molto i ragazzi le immagini mandate all’inizio dell’incontro: volti tumefatti, storie di silenzio e di omertà, esperienze di donne che, per uno strano senso di colpa, “coprono” le malefatte dei loro carnefici e restano incatenate ad amori malati.
La giornata è proseguita con un momento intenso nel quale i ragazzi, sui bigliettini anonimi, si sono raccontati, confidando i loro sentimenti e i loro segreti, che poi sono stati letti in un rispettoso silenzio.
In seguito, su un grande cartellone bianco, i ragazzi hanno lasciato le impronte colorate della loro mani: il messaggio era “we can, noi possiamo, uniti, combattere ogni tipo di violenza, da quella sulle donne a quella sugli animali, sulle persone più deboli, sugli omosessuali”.
A chiudere la bellissima giornata, Daniela Baldassarra, autrice e monologhista comica, che con grande maestrìa ha ironizzato sui temi trattati, toccando però corde assai sensibili, che aprono il cuore e la mente a molte riflessioni.
D’altronde il tema aveva già ampiamente catturato l’interesse dei ragazzi, come sottolinea la professoressa Giovinazzi, che ha seguito le due classi nei mesi di preparazione al progetto: hanno mostrato grande sensibilità, partecipazione e profondità di pensiero anche scrivendo dei testi, nella rubrica “Parlami d’amore”, nei quali ognuno ha espresso il proprio concetto di amore.